Il Trattato Plant Based
Si tratta di un'iniziativa popolare che sta creando una pressione dal basso per chiedere la negoziazione di un Trattato Plant Based globale come complemento all'accordo di Parigi UNFCCC. Ispirato al Fossil Fuel Treaty, il Trattato Plant Based mira a porre i sistemi alimentari in prima linea nella lotta alla crisi climatica per fermare il degrado degli ecosistemi causato dall'agricoltura animale e promuovere un passaggio a diete più sane e sostenibili a base vegetale.
Il trattato
Individui, organizzazioni, aziende e città che hanno aderito al Trattato Plant Based chiedono che i governi nazionali si uniscano per negoziare un Trattato Plant Based globale che includa queste 40 richieste principali, con le relative XNUMX proposte specifiche:
- Dichiarazione dell'emergenza climatica - oltre 2,000 Comuni in 39 Paesi lo hanno già fatto.
- Affrontare l'emergenza metano: secondo le Nazioni Unite, un aumento della temperatura di 0.3°C potrebbe essere evitato entro il 2045 se le emissioni di metano fossero ridotte del 45% entro questo decennio. Essendo l'agricoltura animale la principale fonte di emissioni di metano causate dall'uomo, una transizione ad un sistema alimentare sostenibile a base vegetale ci aiuterebbe a raggiungere questi obiettivi il prima possibile.
- La sicurezza alimentare deve essere posta come priorità per tutte le nazioni, con l'obiettivo di porre fine alla povertà e alla fame e di rendere il cibo sano accessibile a tutti.
- Riconoscimento e rafforzamento del ruolo centrale dei piccoli agricoltori nel nutrimento della popolazione; sostegno al loro lavoro perché possano mantenere (o ripristinare) la propria autonomia su terreni, acqua, semi e altre risorse.
- Abbandonare l'agricoltura basata sulla monocoltura, che impoverisce il suolo, diminuisce la biodiversità e dipende da input esterni come letame animale e prodotti agrochimici, verso un'agricoltura diversificata, agroecologica e vegana (vegana e biologica) che utilizza principi rigenerativi, di permacultura e naturali che ripristinano il suolo e gli ecosistemi, migliorano la sicurezza alimentare e forniscono alimenti ricchi di nutrienti.
- Calcolare le emissioni di gas serra in base al consumo e sviluppare una strategia alimentare per i piani d'azione per il clima che dia priorità al passaggio ad alimenti di origine vegetale e all'istruzione pubblica.
- Aggiornamento delle linee guida alimentari e dietetiche del governo per promuovere gli alimenti vegetali integrali.
- Realizzazione di campagne di informazione pubblica per aumentare la consapevolezza e la conoscenza riguardo ai vantaggi climatico ambientali e ai benefici per la salute di cibo, nutrizione e cucina a base vegetale.
- Riduzione del consumo da parte della comunità di alimenti di origine animale attraverso l'educazione nelle scuole.
- Transizione a piani alimentari a base vegetale nei menù delle scuole, degli ospedali, delle case di cura, delle prigioni e delle istituzioni governative.
- Imposizione di un'etichettatura veritiera dei prodotti alimentari, comprese delle etichette di avvertimento su tutte le carni lavorate che sono state dichiarate cancerogene dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
- Introduzione di una tassa sulla carne e sul pesce, i cui proventi finanzino il ripristino delle aree distrutte dall'industria animale.
- Sovvenzioni alla frutta e alla verdura per rendere l’alimentazione a base vegetale più accessibile e porre fine ai deserti alimentari che colpiscono le comunità a basso reddito.
- Riorientamento dei sussidi governativi attualmente dati all'agricoltura animale, ai mattatoi e alla pesca industriale verso la produzione ecologica di cibo a base vegetale.
- Fine delle pubblicità sovvenzionate dal governo per l'industria della carne, del pesce, dei latticini e delle uova.
- Creazione di obbligazioni verdi per finanziare una transizione verso un'economia basata sul vegetale.
- Erogazione di sostegno finanziario e formazione per agricoltori, allevatori e pescatori per passare dalla produzione animale a diversi sistemi di produzione (idealmente biologici e agroecologici) a base vegetale.
Seconda richiesta | Abbandonare
Fermare l’avanzamento del problema
Basta cambiamenti di utilizzo del suolo, deforestazione e distruzione degli ecosistemi ai fini dell’agricoltura animale, dell’industria zootecnica e della pesca.
18 No alla costruzione di nuovi allevamenti.
19 No alla costruzione di nuovi mattatoi.
20 No all'espansione o al potenziamento degli allevamenti esistenti.
21 No alla conversione dell’agricoltura vegetale in agricoltura animale.
22 No alla conversione di terreni per la produzione di mangimi per gli animali.
23 No alla distruzione di foreste o altri ecosistemi per il pascolo o per allevamenti di qualsiasi tipo.
24 No alla costruzione di nuovi allevamenti ittici o all’espansione di quelli esistenti.
25 Protezione dei popoli indigeni: della loro terra, dei loro diritti e della loro cultura.
26 Divieto di tutte le esportazioni di animali vivi.
27 No alla costruzione di nuovi pescherecci industriali.
Terza richiesta | Ripristinare
Rimediare attivamente al problema ripristinando la naturale resilienza e mitigando il cambiamento climatico
Ripristinare gli ecosistemi e riforestare la Terra.
28 Realizzazione di progetti di rimboschimento svolti in ecosistemi appropriati utilizzando specie arboree autoctone per riportare gli habitat ad uno stato simile al precedente.
29 Rigenerazione e ripristino degli oceani tramite la designazione di ulteriori aree degli oceani come Aree Marine Protette con divieto di pesca (conosciute anche come Aree Marine Altamente Protette - HPMA).
30 Tutte le Aree Marine Protette esistenti devono essere dichiarate zone di divieto assoluto di pesca e convertite in Aree Marine Altamente Protette - HPMA.
31 Realizzazione di programmi per ripiantare negli oceani gli assorbitori di carbonio essenziali, come le praterie di fanerogame.
32 Ripristino degli ecosistemi fondamentali degradati che sono essenziali per i cicli di assorbimento del carbonio: mangrovie, torbiere, foreste e alcuni tipi di praterie.
33 Spostamento del focus verso soluzioni naturali per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento climatico.
34 Disposizione di sussidi per gli agricoltori e i proprietari terrieri che praticano una buona gestione del territorio e che ripristinano attivamente la terra e i servizi ecosistemici associati (come il sequestro del carbonio, la biodiversità, la difesa dalle inondazioni, la generale resilienza al cambiamento climatico).
35 Disposizione di sussidi per progetti di rinaturalizzazione (rewilding) e riforestazione.
36 Disposizione di sovvenzioni per incentivare gli agricoltori a passare dall'agricoltura animale alla produzione vegetale diversificata.
37 Nelle città: aumento degli alberi e dei fiori selvatici, sviluppo di progetti di comunità green, costruzione di corridoi per la fauna selvatica, realizzazione di tetti verdi, stesura di piani di coltivazione locale, istituzione di piani per l’aumento della biodiversità.
38 Consolidamento della giustizia alimentare garantendo l’accesso a cibo sano a base vegetale a tutti, in particolare alle comunità marginalizzate.
39 Riutilizzo dei terreni resisi disponibili, liberati dal pascolo degli animali e dalla coltivazione dei mangimi, per: rinaturalizzazione (rewilding), riforestazione (se appropriato), riserve naturali, zone escursionistiche, coltivazioni comunitarie, lottizzazioni (se appropriato), coltivazioni agroecologiche (dove possibile).
40 Passaggio di alcune proprietà terriere in mano alla comunità in modo che la terra possa essere ridestinata alla riforestazione e alla creazione di spazi verdi e di orti comunitari.
Le città che aderiscono al Trattato Plant Based non sono legalmente vincolate dalle 40 proposte, non essendo obbligate o necessariamente in grado di soddisfare tutte le richieste. Tuttavia, le città che aderiscono al Trattato sono invitate ad implementare cambiamenti significativi e buone pratiche verso politiche alimentari a base vegetale e verso il rewilding all'interno della propria giurisdizione, in base alle proprie priorità.
Traduzioni del Trattato Plant Based:
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Il Trattato Plant Based in azione
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